ShabangShabang » fedora linux http://shabang.xoom.it/wordpress Il bauletto virtuale Mon, 06 May 2013 09:00:41 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.1 Usare Git & GitHub http://shabang.xoom.it/wordpress/tutto/usare-git-github/ http://shabang.xoom.it/wordpress/tutto/usare-git-github/#comments Sun, 07 Oct 2012 10:29:46 +0000 shabang http://shabang.xoom.it/wordpress/?p=642 ↓ Read the rest of this entry...]]> Dopo l’installazione del pacchetto git (per fedora: yum install git) serve leggere qualcosa qui: http://git-scm.com/book/it/Per-iniziare-Prima-configurazione-di-Git

Prima configurazione di Git:
Il comando ‘git config’ permette di ottenere ed impostare le variabili di configurazione che controllano ogni aspetto delle operazioni e del look di Git.
Queste variabili possono essere salvate in tre posti differenti: in /etc, nella /home/nome_utente e nella dir del repository ( /home/nome_utente/py ed esattamente:

- file /etc/gitconfig: Si passa l’opzione ‘–system’ a ‘git config’, lavorando come ‘root’, In questo file vengono memorizzati i valori per ogni utente del sistema e per tutti i loro repository.
- file ~/.gitconfig: passando l’opzione ‘–global’ a ‘git config’. Specifico per il tuo utente.
- file /.git/config: è cioè presente nella directory del repository git in uso (nel mio caso  ~/py ). Non si passa nessuna opzione, quindi è specifico per ogni singolo repository.

Ogni livello sovrascrive i valori del livello precedente, così i valori in /.git/config vincono su quelli in /etc/gitconfig.

Ecco cosa serve per configurare
1) Per configurare la propria identità (inserita nel file ~/.gitconfig perchè c’è –global)
Si deve impostare il proprio nome utente e indirizzo e-mail, ciò è importante, perché ogni commit di Git usa queste informazioni, che vengono incapsulate nei commit stessi.
I comandi sono:
$ git config –global user.name “John Doe”     (inserito nel file:///~/.gitconfig perchè c’è –global)
$ git config –global user.email johndoe@example.com  (inserito nel file:///~/.gitconfig perchè c’è –global)
Passando l’opzione –global, occorre fare ciò solo una volta, dopo di che Git userà sempre queste informazioni, per qualsiasi operazione fatta sul sistema.
Se si vuole sovrascriverle con un nome o una e-mail per progetti specifici, basta eseguire il comando senza l’opzione –global, quando si è nella dir di uno di quei progetti.

2) Si può impostare il proprio Editor preferito
$ git config –global core.editor gedit      (inserito nel file:///~/.gitconfig perchè c’è –global)

3) Ecco il comando per impostare il proprio Diff preferito (vimdiff) da usare per risolvere i conflitti di merge (fusione)
Diventare root e dare il comando:
# git config –system merge.tool vimdiff    (inserito nel file:///etc/gitconfig perchè c’è –system)

Ecco cosa serve per controllare ciò che è stato fatto
• Per controllare le proprie impostazioni (di tutti i file di config cioè nell’ordine: /etc/gitconfig, ~/.gitconfig, ~/py/.git/config)
Se mi metto nella dir del repository (es.: ~/py/ ) con:
$ git config –list
vedo tutte le config che stanno sopra.

• Per controllare quale è il valore di una chiave:
$ git config user.name

• Per ottenere aiuto
$ git help config

• Per visualizzare lo stato del repository
$ git status

• Per visualizzare il file di LOG con formattazione del testo:
$ git log –graph –date-order -C -M –pretty=format:” %ad [%an] %Cgreen%d%Creset %s” –all –date=short

Aggiornare ( o posizionare) un repo remoto partendo da un repo locale
LOCALE —-> REMOTO
Il repo remoto sarà simile a questo:https://github.com/nome_utente/nome_repository.git
In locale posizionarsi nella cartella del repo /home/nome_utente/py/ e dare il
comando:
$ git push https://github.com/nome_utente/nome_repository.git

Clonare un repo remoto esistente sulla cartella locale
(può essere il tuo repo che aggiorni costantemente oppure anche uno nuovo che vuoi studiare)
REMOTO —->LOCALE
Il repo remoto sarà simile a questohttps://github.com/nome_utente/nome_repository.git oppure a questo  https://github.com/Neroth/gnome-shell-extension-weather
Posizionarsi nella cartella voluta (es.: ( ~/py/ ) e dare uno a scelta fra i comandi:
$ git clone https://github.com/nome_utente/nome_repository.git
$ git clone git://github/Neroth/gnome-shell-extension-weather
$ git clone https://github.com/Neroth/gnome-shell-extension-weather

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No all’abuso. Sì al software libero. http://shabang.xoom.it/wordpress/pensiero-intransigente/allabuso/ http://shabang.xoom.it/wordpress/pensiero-intransigente/allabuso/#comments Fri, 29 Jun 2012 14:58:07 +0000 shabang http://shabang.xoom.it/wordpress/?p=482 ↓ Read the rest of this entry...]]>

Cari amici,

Lo sapevate che il computer con cui state leggendo questo blog non è
vostro? Vi conviene rendervene conto subito, altrimenti sarebbe troppo tardi.

La verità è che, per quanto incredibile sia, non ci possiamo installare
quello che vogliamo, non possiamo decidere di usare il sistema
operativo che più ci aggrada, a meno di non volere rinunciare a nostri
importanti diritti come ad esempio la sostituzione di un prodotto
difettoso. Scandalizzati?

Le grandi catene di distribuzione, infatti, si rifiutano di sostituire prodotti
difettosi, se il software preinstallato Microsoft Windows è stato sostituito con
un altro sistema operativo, guarda caso con software libero GNU/Linux.

Mobilitandoci, ora, contro questo sopruso prima che sia troppo tardi.

Io, l’ho scoperto solo qualche settimana fa. Non mi hanno voluto sostituire
un computer difettoso, che secondo loro stessa ammissione faceva parte
di una partita difettosa, solo perché vi avevo installato GNU/Linux!
Un’ingiustizia che non ho voluto accettare. Ho contattato subito
alcune associazioni di consumatori per capire come reagire.
E’ stata scritta una dura lettera di diffida con cui abbiamo avvisato il distributore
che saremmo andati per vie legali. Stranamente hanno cambiato idea ed hanno
sostituito il computer.

Ma non tutti i cittadini hanno a disposizione un team di avvocati e
questi soprusi sono all’ordine del giorno. Non possiamo accettare
questa modo scorretto di imporre monopoli.
Uniamoci per mettere fine a questi soprusi aderendo alla campagna e
diffondendo video e pagina tra i nostri contatti.

http://salvapinguino.info/

Ma c’è molto ancora da dire sugli abusi verso il software libero.

Perché la pubblica amministrazione non lo usa in modo massiccio?

Perché Il software libero viene ghettizzato e usato solo da una esigua
minoranza di persone?

La causa sono i profondi interessi economici che legano le grandi multinazionali
del software con i produttori di hardware e le grandi catene di distribuzione

I cittadini però ne hanno abbastanza.
Unisciti alla campagna, segnala abusi e poi condividi con tutti i contatti

http://salvapinguino.info/

Cominciamo a riprenderci i nostri diritti.

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Joomla! gratuito, ma soprattutto libero! http://shabang.xoom.it/wordpress/tutto/joomla-gratuito-ma-soprattuto-libero/ http://shabang.xoom.it/wordpress/tutto/joomla-gratuito-ma-soprattuto-libero/#comments Thu, 07 Jun 2012 13:00:05 +0000 shabang http://shabang.xoom.it/wordpress/?p=384 ↓ Read the rest of this entry...]]> Qualche anno fa quando era stato reso disponibile Joomla!, la comunità degli sviluppatori di siti web che per primi l’avevano provato, hanno tirato un sospiro di sollievo. Finalmente era disponibile per tutti un software in grado di gestire la pubblicazione e l’aggiornamento di un sito internet con notevole semplicità. Ma ben altri erano i vantaggi di un suo utilizzo. Soprattutto era dotato delle quattro “libertà fondamentali” affinchè un software possa definirsi libero, cioè:

  1. Libertà 0
    Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
  2. Libertà 1
    Libertà di studiare il programma e modificarlo
  3. Libertà 2
    Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
  4. Libertà 3
    Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.

Secondo Richard Stallman e la Free Software Foundation da lui fondata, un software si può definire libero solo se l’utente ha tutte queste libertà. In particolare, se è libero di ridistribuire copie, con o senza modifiche, gratis o addebitando delle spese di distribuzione a chiunque ed ovunque. Essere liberi di fare queste cose significa (tra l’altro) che non bisogna chiedere o pagare nessun permesso, aspetto quest’ultimo da non sottovalutare.

Ora, il fatto che questo sofware sia libero di essere fatto circolare senza restrizioni, fino a poterlo anche modificare per migliorarlo, ha significato che si costruisse tutto attorno una rete di conoscenze da condividere, senza le quali sarebbe stato impossibile creare quel successo per cui ormai milioni di persone in tutto il mondo ne utilizzano con soddisfazione il codice per diletto, studio o lavoro.

 

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Fedora – Comandi da ricordare http://shabang.xoom.it/wordpress/distribuzioni-linux/fedora/fedora-comandi-da-ricordare/ http://shabang.xoom.it/wordpress/distribuzioni-linux/fedora/fedora-comandi-da-ricordare/#comments Thu, 24 May 2012 09:24:36 +0000 shabang http://shabang.xoom.it/wordpress/?p=266 ↓ Read the rest of this entry...]]> Liberare un pò di spazio
# rm -rf /tmp/*

Per vedere i dati del BIOS
# dmidecode –type 0 –type 1

Per non caricare un modulo
Inserire nome_del_modulo in:
nano /etc/modprobe.d/blacklist.conf

Generare grub2
grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg

Usare beesu
Con ‘#yum install beesu’ si installa quest’utilità e con

$beesu nautilus

si naviga come root nelle <dir> (fare attenzione naturalmente :-) )

Comandi vari
$yum list installed kernel                (dice quanti e quali kernel sono installati)
$rpm -qa | grep -i fc16 | wc -l         (dice quanti pacchetti sono installati relativi a f16)
$rpmquery -l libselinux                   (elenca i file in un pacchetto)
$rfkill list             (dice quali wifi ci sono sul sistema)
$nmcli dev list    (elenca le connessioni wifi presenti con le relative caratteristiche di trasmissione)
#tac /var/log/yum.log | less  (dice quali pacchetti sono stati installati dal più recente al più vecchio)
$ finger nome_utente
$ env | grep HOME
$ pwd

Se voglio vedere a quale pacchetto serve una libreria (es.: libfreebl3) con la rete attiva:
# yum provides libfreebl3.so
e si trovano le appartenenze.
Per pulire:
#yum clean all
#yum -y update
#rpm -qa | grep rpm
• rpm-4.9.1.3-1.fc16.i686
• rpm-devel-4.9.1.3-1.fc16.i686
• rpm-build-libs-4.9.1.3-1.fc16.i686
• deltarpm-3.6-0.6.20110223git.fc16.i686
• redhat-rpm-config-9.1.0-24.fc16.noarch
• rpm-python-4.9.1.3-1.fc16.i686
• rpmfusion-free-release-16-3.noarch
• rpm-libs-4.9.1.3-1.fc16.i686
• rpmfusion-nonfree-release-16-3.noarch
• rpm-build-4.9.1.3-1.fc16.i686
• rpmdevtools-8.2-1.fc16.noarch
• python-deltarpm-3.6-0.6.20110223git.fc16.i686
e reinstallare tutto con
#yum reinstall rpm rpm-build rpm-build-libs ecc.ecc.
Alla fine dare un bel:
#yum-complete-transaction

 

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Fedora – Installare java-plugin per firefox http://shabang.xoom.it/wordpress/distribuzioni-linux/fedora/fedora-installare-java-usare-scacchisti-it/ http://shabang.xoom.it/wordpress/distribuzioni-linux/fedora/fedora-installare-java-usare-scacchisti-it/#comments Sat, 19 May 2012 13:50:27 +0000 shabang http://shabang.xoom.it/wordpress/?p=190 ↓ Read the rest of this entry...]]>

 

 

E’ noto che il Fedora Project stabilisce delle regole ferree alla distribuzuine Fedora Linux quando si presenta nelle nostre case.

Potete leggerne le linee guida qui: http://fedoraproject.org/it/about-fedora#different

In soldoni: nessun software proprietario (non libero) è presente sui CD e DVD del rilascio. Non sempre quindi. dopo una installazione fresca-fresca di Fedora Linux, possiamo fare tutto quello che ci passa per la testa.

Se qualcuno, ad esempio, volesse giocare a scacchi online utilizzando il sito www.scacchisti.it, e si accorgesse che, mancando il plugin in oggetto, non lo potrebbe fare, come si dovrebbe comportare?

Risposta: Dopo una installazione frescs-fresca di Fedora Linux, dovrebbe installare il software di Oracle-Sun, non libero, JDK e JRE.

Nota: Esistono anche soluzioni che utilizzano software libero, ma non sempre sono adatte. In questo caso, per esempio, non sono mai riuscito ad utilizzarle. Ecco perchè, purtroppo, dobbiamo ricorre a software proprietario per riuscire a giocare a scacchi sul nostro sito preferito.

Ecco come procedere.

Per prima cosa si devono Installare JDK e JRE prelevandoli dal sito Oracle-Sun. Servono i relativi pacchetti .rpm.

Nota 1:

Di seguito la versione a cui si fa riferimento (1.6.0_29) deve considerarsi come esempio. E’ chiaro che col passare del tempo il numero della versione subirà delle variazioni.

Nota 2:

L’installazione dei pacchetti .rpm crea due dir di nome ‘jdk1.6.0_29′  e ‘jre1.6.0_29′

nella dir  /usr/java. Quindi troverete tutto in:

/usr/java/jdk1.6.0_29

/usr/java/jre1.6.0_29

Ok! Basta saperlo e si può proseguire. Se Oracle-Sun cambiasse la dir di posizionamento, dobbiamo adeguare quanto riportato di seguito.

Verificare la versione installata così:
# /usr/java/jdk1.6.0_29/jre/bin/java -version

l’output corrispondente dovrebbe essere:

java version “1.6.0_29″
Java(TM) SE Runtime Environment (build 1.6.0_29-b11)
Java HotSpot(TM) Client VM (build 20.4-b02, mixed mode, sharing)

Per adesso è stata solo ‘routine’. Manca però la cosa più importatnte.

Dobbiamo dire a firefox che esiste questo plugin.

Per fare questo si deve eseguire un symlink dal path $JAVA_HOME/jre/lib//libnpjp2.so verso il path /usr/lib/mozilla/plugins/libnpjp2.so con il comando:
ln -sf /usr/java/jdk1.6.0_29/jre/lib/i386/libnpjp2.so /usr/lib/mozilla/plugins/libnpjp2.so

Riavviare firefox.

Ora in Firefox > Strumenti > Componenti aggiuntivi > plugin potrete verificare l’esistenza del plugin java(tm)

FATTO! …. e buone partite su www.scacchisti.it

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