Oggi,.tutti sanno tutto, anzi, tutti vedono (credono o s’illudono di vedere) tutto, ma quel tutto è sempre spostato rispetto al centro del problema, Quando sembra che lo governi, che lo possiedi, il tutto ti sfugge dalle ‘mani’ e diventi consapevole che lo devi ricercare, perchè in fondo sai benissimo che ciò che hai scoperto non è tutta la verità. E’ come quando hai finito di leggere il giornale che hai comperato in edicola dopo il caffè mattutino. Sai che le notizie ormai sono ‘vecchie’ e rimani subito in attesa della notizie successive, più fresce, ma sai anche che pure loro sono soggette, appena fruite, di ammuffire. Perchè si entra in questa spirale?

Una spiegazione potrebbe essere che si vuole conoscere il presente per predire il futuro, ma per una previsione corretta, bisognerebbe conoscere la verità del presente, invece tra informazione e verità si è aperta una divaricazione, al massimo dell’informazione oggi corrisponde il minimo di verità.

Personalmente dubito di tutte le informazioni che mi arrivano e le faccio mie solo dopo averle ‘pesate’. Credo infatti che ogni volta va eliminata la ‘tara’, proprio come quando si compera il prosciutto dal salumiere e, dopo averlo mangiato, la carta che lo avvolgeva finisce nel cestino della spazzatura.

La scrematura non è facile, richiede impegno e ragionamento, ma tale sforzo viene ripagato immancabilmente , subito dopo (ore, giorni o mesi che siano), confermando che tale operazione è sempre necessaria.